21 Giugno 2021
Emilia-Romagna Intermodal Cluster: il 7 luglio a Bologna le imprese raccontano la propria intermodalità
ER.I.C. (Emilia-Romagna Intermodal Cluster) è un network collaborativo di imprese che rappresentano i principali gestori di infrastrutture intermodali e la Regione Emilia-Romagna. Tra gli obiettivi primari del Cluster ci sono la crescita del sistema intermodale emiliano romagnolo, sia nel mercato nazionale che internazionale, e il sostegno al rafforzamento delle competenze del settore.
ER.I.C., con il supporto di Fondazione ITL, ha organizzato per il 7 luglio 2021 dalle h. 9.00 un evento on-line dove interverranno importanti manager di imprese attive sul territorio regionale, che racconteranno le loro esperienze di successo nello sviluppo di progetti di trasporto ferroviario merci.
In una regione con un settore manifatturiero d’eccellenza (25,1% del totale degli addetti contro una media italiana del 18,4%, ed europea del 15,4%), vocata all’internazionalizzazione (la prima regione per export per capita) e aperta all’attrazione di nuovi investimenti esteri, promuovere il riequilibrio modale del sistema di trasporto merci è una priorità condivisa tra industria, imprese del settore dell’intermodalità ferroviaria e istituzioni.
Durate il convegno (di cui SUPPLY CHAIN ITALY è media partner) verrà lanciata “l’Alleanza regionale per il trasporto ferroviario delle merci”, ossia un’iniziativa di collaborazione tra mondo dell’impresa, che domanda servizi di trasporto, i fornitori di servizi intermodali, che propongono soluzioni alternative al tutto strada, e le istituzioni, che sul territorio pianificano e supportano il potenziamento delle infrastrutture di trasporto e politiche d’incentivazione al trasporto ferroviario merci. La convergenza di queste forze verso un trasporto merci a ridotto impatto ambientale, sicuro e affidabile, in linea con le principali politiche nazionali ed europee tratteggerà le linee di sviluppo del settore dell’intermodalità per il futuro.
Supply chain manager di imprese leader di diversi settori, che spaziano dall’alimentare alla meccanica e alla chimica, racconteranno i loro casi di successo riguardo lo sviluppo di servizi intermodali con buoni livelli di servizio, in linea con le richieste dei lead time del mercato, ricercando soluzioni tecnologiche per aggregare volumi, sviluppando partnership evolute con fornitori, e riducendo allo stesso tempo le emissioni ambientali. Tale tema è infatti divenuto prioritario tanto per le imprese quanto per i consumatori.
L’obiettivo del convegno è stimolare il dibattito nel mondo imprenditoriale regionale riguardo la promozione di azioni collaborative di aggregazione dei volumi, a sostegno dello shift modale e della diffusione di una cultura orientata al cambio delle rese (franco fabbrica). Il valore dell’iniziativa risiede nell’ascoltare le testimonianze dirette dei manager delle aziende su come, attraverso un efficientamento dei processi aziendali a monte, si sia arrivati a sviluppare servizi intermodali efficienti e puntuali, e di come l’attenzione all’intermodalità sia ormai divenuta espressione di un modo di fare impresa anche attraverso la co-progettazione di scali ferroviari in partnership tra pubblico e privato.
La Regione Emilia-Romagna, da sempre impegnata a sostenere il trasporto ferroviario delle merci e pioniera nello sviluppo di leggi d’incentivazione mirate al settore, presenterà le politiche a favore di questa modalità di trasporto in una visione integrata tra azioni per un trasporto a basso impatto ambientale, azioni a sostegno dell’innovazione delle imprese, e azioni orientate alla qualificazione delle competenze del settore.
Durante il convegno verrà presentato, inoltre, il booklet promosso da ER.I.C., curato da Fondazione ITL, dal titolo La logistica ferroviaria opportunità di lavoro, competenze e percorsi professionalizzati, volto a testimoniare l’importanza che la logistica ferroviaria e il trasporto intermodale rivestono sulla scena economica e sociale contemporanea, generando concrete opportunità di specializzazione in un settore dinamico e ricco di possibilità.
Dichiarazioni dei membri di ER.I.C.:
Marco Spinedi, Presidente di Interporto Bologna Spa dichiara “La consapevolezza e il coinvolgimento del tessuto industriale sono essenziali per lo sviluppo del trasporto intermodale. Per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo, ovvero la riduzione del 90% della produzione di gas serra entro il 2050 e il trasferimento di parte sostanziale del 75% dei trasporti interni, che ad oggi avvengono su strada, alla ferrovia, serve un impegno concreto da parte delle imprese. Come Interporto Bologna stiamo lavorando per aumentare le tratte ferroviarie che passano per l’infrastruttura in modo da avere un’offerta sempre più ampia a disposizione delle aziende”.
Gianpaolo Serpagli, Presidente Ce.P.I.M. Spa Interporto di Parma “La sinergia tra imprese del territorio, esperti del settore trasportistico e logistico, associazioni di categoria e politica è indispensabile per produrre un risultato eccellente e non ottenibile singolarmente”.
Armando de Girolamo, Amministratore Unico Lotras “Questo convegno ha un duplice messaggio: l’importanza di fare sistema nel territorio e la promozione dell’intermodalità come un asset strategico in grado di declinare nel modo più efficace i principi di economicità, sicurezza, e sostenibilità. Elementi che caratterizzano anche le recenti politiche comunitarie e nazionali, queste ultime esplicitate nel piano di investimenti del PNRR.
Giuseppe Acquaro, CEO Terminali Italia – Gruppo Ferrovie dello Stato italiane
“È necessario che gli operatori di trasporto ferroviario e i gestori di impianti intermodali acquisiscano piena consapevolezza del fatto che l’obiettivo di massimizzare il trasferimento modale su ferro sarà possibile solo se tale soluzione sarà in grado di contribuire ad accrescere il valore finale del prodotto nella complessa catena della supply chain, totalmente governata da logiche di mercato. Occorre quindi che tale comparto pervenga a una autonoma sostenibilità economica, disegnando scenari di sviluppo strategici attorno a logiche tese a sviluppare (in autonomia e/o in partnership) servizi integrati sempre più coerenti con le aspettative dei grandi player della complessa catena della supply chain management”.